Gli Affari Illegali del Clan Coco tra Slot Machine e Immobili

affari illegali slot machineContinua in quel di Lecco il processo dell’inchiesta Metastasi su delle presunte infiltrazioni della ndrangheta nel territorio lecchese che vede, attualmente, coinvolti ben 17 imputati per reati di tipo patrimoniale e di riciclaggio.
 
Nell’ultimo processo, si sono presentati in aula solo alcuni imputati: Mario Trovato, Massimo Nasatti e Antonino Romeo, soci della Lido di Parè Srl ed anche Claudio Crotta che è titolare, insieme a Claudio Bongarzone, della DBM Electronics, azienda specializzata nella vendita e nell’affitto di slot machine ed anche della Rinnovo Immobiliare Srl.
 
Inoltre, erano presenti altri imputati come i quattro figli di Mario Trovato ed Alexandra Ivashkova, Gilvana Goncalves, Claudio Bongarzone, Alessio Ghislanzoni, Gaetano Mauri e Gianguido Mazza, ognuno con i propri avvocati.
 
Presente era anche il Maresciallo Flavio Grassi della Guardia di Finanza a cui il Pubblico Ministero Bruna Albertini aveva assegnato il compito di ricostruire le vicende e le posizioni di tutti gli imputati che ha portato a rivedere la posizione di Gaetano Mauri, socio presunto della DBM Electronics di Crotta e Bongarzone con cui aveva un conto corrente in comune su cui arrivava gran parte del denaro dell’azienda.  Inoltre, per l’accusa, i titolari dell’attività sarebbero i presta nomi di Mario Trovato che si presume essere il boss.
 
Nell’udienza sono stati ascoltati anche il dottor Stefano Silvotti e Flavio Pellizzi in particolare sulla DBM Electronics e Rinnovo Immobiliari.
 
Le slot della DBM Electronics in circolazione e funzionanti erano circa un’ottantina, ma i conti non tornavano. Infatti, chi prelevava i soldi dalle slot machine al momento di svuotarle tratteneva la somma.
 
Tra le varie cose, inoltre, è emerso che la Rinnovo Immobiliare Srl pagava alla DBM un canone di locazione, ma senza un contratto relativo.
 
Il tutto, ora, è stato rinviato al 1 dicembre quando cominceranno gli esami dei testi delle difese per chiarire le posizioni di Mauri, Ghislanzoni e Crotta.
 
Nonostante lo sciopero previsto degli avvocati difensori di Metastasi hanno deciso, comunque, di essere presenti all’udienza per non ostacolare lo svolgimento del regolare processo e la posizione dei rispettivi imputati. Infatti, è imminente la scadenza dei termini per l’applicazione della misura cautelare di detenzione di 5 imputati.